Ius soli, torni ad essere una priorità della politica. Un incontro con don Zappolini
Legalità, lotta alle mafie e ius soli. Sono stati questi alcuni dei temi al centro della riflessione che ho condiviso con don Armando Zappolini, presidente di Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) e sacerdote simbolo dell’apertura e dell’inclusione, durante un incontro che si è svolto oggi nella sua parrocchia di Perignano, nel Comune di Casciana Terme Lari ( Pi). Un confronto che è stata anche l’occasione per discutere di Terzo settore e del ruolo del volontariato, della lotta alla ludopatia, del rilancio del coordinamento provinciale antimafia, e dello ius soli. Una norma di civiltà che permetterebbe a tante persone, soprattutto giovani, un pieno ingresso nella vita civile e democratica del nostro Paese, favorendo unità, appartenenza e inclusione una risposta necessaria in tempi di muri, paure e inquietudini. È un diritto sacrosanto di oltre 800 mila ragazzi, che se lo stanno vedendo negare con fatti e parole gravi e inqualificabili, indegni di un Paese civile. In poche parole: lo ius soli arricchirebbe e migliorerebbe la società in cui viviamo. E tale dovrebbe essere considerato da tutte le forze politiche presenti in Parlamento. Così purtroppo non è. Dobbiamo lavorare perché torni al più presto una priorità della politica.